martedì 30 aprile 2013

DA BOSTON A ROMA (e poi il Barnard disvelato)


ROMA COME BOSTON? 
IL BARNARD DISVELATO

Nella nomina a presidente del consiglio di un membro del Bilderberg il 25 aprile è morto;….nell’informazione corrotta il 25 aprile è morto… nel tradimento della Costituzione il 25 aprile è morto… nella rielezione di Napolitano e il passaggio di fatto a una repubblica presidenziale il 25 aprile è morto… nei disoccupati, nelle fabbriche che chiudono, nei tagli alla scuola e alla sanità il 25 aprile è morto… nei piduisti che infestano il parlamento e la nazione il 25 aprile è morto… nelle ingerenze straniere il 25 aprile è morto, nella perdita della nostra sovranità il 25 aprile è morto…nella trattativa Stato-mafia il 25 aprile è morto…nel milione e mezzo di giovani emigrati per mancanza di lavoro il 25 aprile è morto…nel tradimento dei nostri partigiani il 25 aprile è morto …(Beppe Grillo, che, secondo il manifesto, ha insultato la Resistenza)


Da Boston a Piazza Colonna
Non sembra al momento possibile scegliere la carta giusta tra un attentatore disperato e demente  che a Piazza Colonna ferisce carabinieri a due passi, volendo uccidere politici dietro mura spesse due metri, e un attentatore disperato e demente che qualcuno ha manovrato perché anche in Italia, sul modello della Grande Madre, si verificasse l’effetto Boston. Effetto Boston che poi è l’effetto di tutte le operazioni analoghe, da Piazza Fontana alle Torri Gemelle, che siano condotte da detriti umani robotizzati, da lucidi dinamitardi di regime opportunamente mimetizzati, o da supertecnologici apparecchi comandati a distanza.

venerdì 26 aprile 2013

L'11 SETTEMBRE DI BARACK OBAMA (e il terrorismo in Iran, in Siria, in Saviano e nel manifesto)



Possiamo facilmente perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia nella vita sono gli esseri umani che hanno paura della luce. (Platone)

C’è un qualche senso nel dibattito pubblico in una società dove a pochissimi è stato insegnato come pensare, mentre a milioni è stato insegnato cosa pensare? (Peter Htichens)

Le forme peggiori di tirannia , e certamente quelle di maggiore successo, non sono quelle contro le quali ci battiamo, ma quelle che si insinuano nell’immaginario della nostra coscienza e nel tessuto delle nostre vite, in modo da non essere neppure percepite come tirannia. (Michael Parenti)

E’ talmente nauseabonda la carcassa della politica italiana, nella quale l’unico lembo vivo, non ancora affetto da cancredine, che emerge sopra le larve e sopra l’agitarsi parallelo dei dietrologi da strapazzo, è la pattuglia del M5S (che, appunto non proviene dalla politica politicante, ma dalla “comicità” e dai territori delle lotte), che stamane preferisco occuparmi di Boston, alias l’11 settembre di Barack Obama.
Partigiani e carogne

Ma un accenno al volo alle oscenità nazionali lo voglio fare. Ieri, nel “Servizio Pubblico” di un Santoro che precipita sempre più nella servizievole sterilità di un cerchiobottismo funzionale al regime, in cui si riscattano solo l’impareggiabile giustiziere Travaglio e, occasionalmente, un fuoricoro come Landini, ha svolto il suo compitino il solito Saviano. Chiamato, nientemeno, a celebrare il 25 aprile. Compitino che ha svolto per la piena soddisfazione dei mandanti Mossad-Cia. I partigiani, vincitori del 25 aprile, quelli di cui Grillo ha correttamente denunciato il tradimento da parte di tutti i corifei della giornata, venivano da quella testa di morto ricondotti nella biasimevole condizione di “violenti”. L’alternativa giusta e buona usciva dall’esaltazione di chi al carnefice del Cile, Pinochet, aveva opposto ben altro strumento di resistenza e riscatto: un gruppetto di inoffensivi squinternati che contro le stragi di un divertito dittatore installato dagli USA (mai menzionati!), proponevano “l’allegria”. Allegria come precursore dell’ ”altro mondo possibile”, poi offerto agli sghignazzi dei necrofori capital-imperialisti in marcia sul mondo dagli utili idioti e amici del giaguaro di Porto Alegre e dei Forum Sociali Mondiali. A questo PR dagli occhi di cobra della criminalità politica organizzata hanno immediatamente risposto, con una battaglia durata 24 ore, gli allegrotti di Madrid, in assedio, con corpi e strumenti, ai covi degli equipollenti di Spagna dei nostrani PD e PDmenoelle.

domenica 21 aprile 2013

GENIO E SREGOLATEZZA




Non è l’uomo che ha tessuto la tela della vita. Non ne siamo che un filo. Ciò che facciamo alla tela, lo facciamo a noi stessi. Ogni cosa è collegata. Tutto è connesso. (Capo Pellerossa Duwamish)

Vorrei che coloro che mi hanno sbertucciato per sostenere io, con le opportune riserve, il MoVimento 5 Stelle e Grillo, leggessero il lungo saggio di Michele Nobile sul sito di Utopia Rossa. Finalmente qualcosa in profondità, scritto con le armi della critica non prevenuta, né incistata nella rancorosa e invidiosa gelosia dei sopravvissuti alla catastrofe e alle mille rese della sedicente sinistra. Condivido molto di quel testo, escludendo certe carenze relative ai contenuti politici dei pentastellati, certa sottovalutazione dell’innegabile golpismo strisciante in atto da noi come in gran parte dei paesi subalterni agli Usa e certo disprezzo per i processi elettorali e referendari. Su questi la pensavo anch’io così fino a quando in America Latina, a partire dal Venezuela, non si  sono viste istanze rivoluzionarie, per ora realizzate in forma di riformismo radicale, che avanzano attraverso il voto, voto sostenuto peraltro da forti mobilitazioni di massa.

martedì 16 aprile 2013

MOMENTACCIO




Ora si tratta di vedere quale coniglio tireranno fuori dal cilindro della maratona di Boston. E speriamo che coloro, anche noialtri, che da una vita, o almeno dall’11 settembre e successivi Londra, Madrid, Casablanca, Amman, Mumbai, Bali, mettono a repentaglio l’idea che il volgo ha della loro-nostra sanità mentale, aguzzino l’ingegno, la memoria (perlomeno fino a Pearl Harbour, Golfo del Tonchino, Piazza Fontana) e la consapevolezza della mostruosità dei regimi occidentali.
Solo così si potrà dire qualcosa di assennato e istruttivo sulle tre bombe, gli altrettanti morti e i 150 feriti degli attentati che hanno dato una lezione alla città considerata la più “liberal” (sinistroide) degli USA. Solo così si potrà porre qualche argine di razionalità alle ciance propagandistiche che già si sentono rigurgitare, eterno, logoro mantra, dalle solite fonti. A partire da quella Giovanna Botteri che nel TG3 del 15 aprile sera, primatista della notizia bostoniana, rinverdiva i fasti velinari che, dal Kosovo attraverso l’Iraq, a dispetto delle abissali sconoscenze, dei difetti di dizione e del linguaggio liturgico, l’hanno posizionata al livello più alto dei corrispondenti RAI, nonchè degli apprezzamenti del pluriassassino nella Casa Bianca. Del quale in ogni servizio si fa svenevole gheisha.

venerdì 5 aprile 2013

PAROLE NON TANTO STUPIDE SU GRILLO (aspettando "Target Iran")



Una stampa cinica, mercenaria, demagogica produrrà nel tempo una società altrettanto degradata. (Joseph Pulitzer).

Non temere il nemico, il nemico ti può togliere solo la vita. E’ molto meglio temere i media, giacchè essi ti ruberanno l’onore. Quell’ orribile potere, l’opinione pubblica, viene creata da un’orda di sempliciotti ignoranti e narcisisti che, non riuscendo a zappare o a fare i ciabattini, evitarono l’ospizio dedicandosi al giornalismo. (Marc Twain)

Dedicato a coloro che spapagallano le cose su Grillo e il M5S che vengono diffuse da chi né è terrorizzato.

Cari interlocutori, ci sarebbero parecchie cose su cui intrattenerci, tipo le provocazioni che gli Usa, con il cagnolino sudcoreano al guinzaglio, stanno perpetrando contro la dignitosissima Corea del Nord allo scopo di giustificare la mastodontica militarizzazione in atto in Sudcorea, nel quadro dello spostamento strategico verso il Pacifico deciso dal serial killer Obama in vista dell’aggressione alla Cina. Quelle che, con toni di rampogna e panico, i media, il moderato manifesto in testa, definiscono le “minacce e provocazioni di Pyongyang” equivalgono alle provocazioni “giapponesi” a Pearl Harbour, “vietnamite” nel Golfo del Tonchino, “Al Qaida” l’11 settembre e poi a Londra e Madrid, “serbe” a Racak in Kosovo o a Srebrenica.. Aspettiamoci un remake.