martedì 24 dicembre 2013

PIOVE FOSFORO BIANCO, GOVERNO LADRO. Ma c'è chi ha l'ombrello, come l'Ucraina.

Cari Interlocutori, l’ho fatta bella lunga. Suggerisco una lettura a spizzichi e bocconi, dato che ogni ulteriore incombenza vi sarà evitata nelle prossime settimane, tutte impegnate al confezionamento del documentario “No Tav-No Muos – Guerra all’Italia”

Siamo sempre stati fieri del nostro paese. Ma non abbiamo aspirazioni da superpotenza, non ambiamo al dominio regionale o globale, non interferiamo negli interessi di chiunque altro cercando di esserne i padrini, non diamo lezioni a nessuno. Ma ci adoperiamo per essere leader nella difesa del diritto internazionale, assicurando che sovranità nazionale, indipendenza e identità siano rispettate. (Vladimir Putin)

Quelli che vivono in piccolo, si accoppiano in piccolo, muoiono in piccolo. E’ l’approccio riduzionista alla vita. Se la tenete piccola, la manterrete sotto controllo. Se non fate rumori, l’uomo nero non vi troverà. Ma è un’illusione, poiché anche questi muoiono, coloro che avvolgono le proprie vita in piccole palline di cotone, in modo di stare al sicuro. Al sicuro da cosa? La vita corre sempre sull’orlo della morte, stretti vicoli conducono negli stessi posti di grandi viali e una candela piccola si consuma quanto una fiammante torcia. Ho scelto il mio proprio modo di bruciare. (Sophie Scholl, resistente e martire antinazista)
 
Unione bancaria-soluzione tombale


Ciò che quel leone impagliato, quel Babbo Natale da Coca Cola di Palazzo Chigi, ci ha regalato è una procedura Libia senza bombe, ma con un numero illimitato di mercenari. Mediatici. Il risultato è analogo. Una nazione consegnata incaprettata alle camere a gas allestite da Wall Street, Pentagono e Bruxelles, saccheggiata fino al midollo, rasa al suolo, obliterata. A sinistra s’ode lo squillo della Troika che, con l’Unione Bancaria, ha esteso ai paesi zavorra dell’Europa, sottraendogli un altro pezzo di sovranità, il metodo Cipro della dittatura bancaria. Dittatura bancaria che ora si sosterrà per legge mediante la rapina e riduzione in miseria di obbligazionisti (il malloppo dei risparmi popolari nella pancia delle banche sono Buoni del Tesoro) e correntisti con in banca un gruzzolo che li difenda dall’assalto dei predatori. Stupite, anche se non c’è niente da stupire, vista la smodata passione che il padre nobile Valentino Parlato nutriva per banche e  Banca d’Italia, leggendo l’anodina “obbiettività” con cui il “manifesto” ha commentato questo “esproprio elitario”. A destra risponde lo squillo degli ascari coloniali locali incaricati di metterci il collare a strozzo made in BCE. La “legge di stabilità”, che si deve intendere formalmente per “finanziaria” e sostanzialmente per prelievo forzoso di ricchezza da trasferire dal corpo della piramide alla sua punta, è la più bella giocata delle tre carte che si sia vista dai tempi del governo Amato e della svendita del patrimonio di tutti noi ai vari Khodorkovsky domestici e multinazionali.

venerdì 13 dicembre 2013

FORCONI E FORCHETTONI





La Storia è un insieme di bugie su cui ci si è messi d'accordo. (Napoleone Bonaparte)

Una verità detta con cattive intenzioni batte tutte le bugie che si possano inventare. (William Blake")

Quando la verità è sostituita dal silenzio, il silenzio è una bugia. (Yevgeny Yevtushenko)

Il TTIP dietro l'angolo
La cosa migliore è la legnata inflitta all’autocrate illegittimo e anticostituzionale che sul Colle spende più della regina Elisabetta, come al suo paragoverno dei peggiori, con effetto collaterale dell’ennesima tramvata al più stupido dei furbi con baffetti. La cosa peggiore è l’identità di chi glie l’ha data. La malformazione mezzo Panariello e mezzo Coniglio mannaro, partorita da un partito unico bipolare consolidato nel culto bipolarista che risale a Berlinguer, tanto che ovviamente anche Vendola, dimezzato dalle malefatte da governatore,  e il suo house organ “manifesto”, si uniscono al coro del “cambiamento” con più d’una strizzatina d’occhio, è chiamata a eseguire il mandato del TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership). Esattamente come lo sono stati l’epistola-diktat di Bruxelles al guitto mannaro, quella di Draghi-Goldman Sachs al terminator idiota della Bocconi e i vari fiscal compact e pareggio del bilancio in Costituzione. E come lo sono ora la sedizione neo-arancione filo-UE in Ucraina, le spedizioni coloniali francesi nel Sahel, la difesa ad oltranza della vampira-premier tailandese, le cospirazioni contro i paesi liberati dell’America Latina.

Tutte tessere di un puzzle imperiale da comporre con la privatizzazione di ogni residuo pubblico in Occidente, come con l’eliminazione coatta di nazioni:Libia, Siria, Yemen, Afghanistan, Pakistan, Yemen, Somalia e, chissà, Iran. I protagonisti di tutto l’ambaradan post-democratico, detto globalizzazione neoliberista, in questi giorni li avete potuto ammirare mentre competono nel campionato mondiale di ipocrisia a Johannesburg, primatista imbattibile l’assassino seriale che siede alla Casa Bianca. Dove liberatori di popoli come Bush, Clinton, Obama, Cameron, Hollande, Merkel, e loro euroseguito con il tovagliolo sul braccio, crooner mediatici e lavapiatti politici, agitano turiboli alla memoria di colui che, risolto l’anacronistico imbarazzo di un paese di neri tiranneggiato e spolpato da bianchi, gli ha poi evitato l’inelegante conflitto di classe e la sottrazione del bottino a banche e multinazionali, ovviamente bianche.

venerdì 6 dicembre 2013

GUERRA GLOBALE - FRONTE ITALIA - NO MUOS - NO TAV - ISRAELE-ITALIA - UCRAINA - HONDURAS


Niscemi, murale di Blù: il suonatore di morte Usa.
“Chi è il ribelle? L’uomo che dice no”. (Albert Camus)
“Riina insiste a minacciare di morte il Procuratore di Palermo De Matteo, che dirige l’inchiesta sul connubio stragista Stato-mafia. De Matteo stia in guardia. Ha parlato il portavoce del regime”. (anonimo)
“Il coro mondiale del lupi mannari ulula lamenti per la morte di Nelson Mandela. Un uomo che piace a tutti quelli che non piacciono a me. Con tutto il rispetto per il giovane combattente anti-apartheid, l’apartheid che lui, come Luther King, ha abbattuto è quella tra borghesia capitalista bianca e borghesia capitalista nera. L’apartheid delle classi subalterne, tutte nere, è rimasta. A Mandela, che rideva con tutti, da Bush a Thatcher, preferisco Lumumba e Sankara, a Luther King Malcolm X, a Ghandi i naxaliti”. (il sottoscritto)
La prolungata assenza dal blog, che avrà allietato coloro che deplorano la lunghezza dei miei articoli, era dovuta a una missione N0 MUOS in Sicilia che, insieme a quelle precedenti NO TAV e NO TAV-Terzo Valico, produrrà fra un paio di mesi i temi centrali, affiancati da altri consimili, del mio primo documentario-lungometraggio sul nostro paese, dopo la ventina che ho dedicato dal 1998 a guerre, rivoluzioni e altri sommovimenti in giro per il mondo. Titolo provvisorio del docufilm qualcosa come “Guerra Globale-Fronte Italia.  PARTIGIANI DEL DUEMILA”.
La Sicilia è bellissima. Questa è la prima considerazione che mi balena al riandare ai giorni trascorsi tra Palermo, Niscemi, Gela, Sigonella. E bellissimi nell’animo e nelle azioni sono i siciliani, dalle “o”  ed “e” larghe come i loro sorrisi a capo della cordialità, disponibilità, assistenza, intelligenza che hanno riservato a me e alla mia compagna-collaboratrice. Grazie a loro e al patrimonio di due anni di lotte abbiamo potuto penetrare e trascorrere per le turpitudini dello stupro ambientale e umano inflittogli da USA e loro sguatteri domestici, e per la rivolta di avanguardie e popolazioni tornate in piedi come alla nostra Comiso degli anni ’80.