lunedì 22 dicembre 2014

VALSUSA: HASTA LA VICTORIA SIEMPRE! CUBA: HASTA LA VICTORIA SIEMPRE?





Cortesia di Marco Scibona, senatore 5Stelle



“La storia della nostra specie e l’esperienza di ogni individuo sono colmi di prove che non è difficile uccidere una verità e che una bugia ben raccontata è immortale” (Mark Twain)

Così la Procura di Torino, impostata da Giancarlo Caselli come missile Hellfire contro i No Tav e tutta la Valsusa, salvo che contro la piovra criminale che ci pascola, passata sotto i denti da Caselli affilati di Paladino e Rinaudo che per i gli autori dell’incendio di un compressore, Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia, avevano mosso  l’accusa di terrorismo, chiesto oltre 9 anni e li avevano tenuti in carcere duro per un anno, che manco Carminati, si sono trovati una tranvata in faccia. E ne siamo tutti felicissimi, come gli irriducibili cittadini della Valle, campioni e modello di resistenza, non solo  localistica ma di sistema, in Italia e nel mondo.

venerdì 19 dicembre 2014

TALIS PATER TALIS FILIUS



“Possiamo facilmente perdonare un bambino che ha paura del buio. La vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce” (Platone)

“Roma candidata alle Olimpiadi del 2024. L’inno della cerimonia inaugurale sarà eseguito dalla Banda della Magliana”. (www.spinoza.it)

Forza Giulietto!
Subito un grido di solidarietà a Giulietto Chiesa e di vituperio ai nazi-nostalgici Nato estoni che lo hanno arrestato a Tallin e poi espulso come “persona non gradita”. E chissà come se ne sono compiaciuti  i sinistri e destri nostrani cui l’ex-corrispondente da Mosca giorno dopo giorno strappa un indumento del travestimento. Da anni sono amico e ammiratore di Giulietto, col quale ho condiviso molti palchi venendo illuminato dalla sua profonda conoscenza della geopolitica in generale, delle apocalittiche nequizie dell’imperialismo e della corretta assegnazione di torti e ragioni tra Russia, altre nazioni aggredite e Occidente. Una delle poche voci competenti, oneste e coraggiose in un contesto giornalistico tra le cui eccellenze spiccano l’ignoranza, la malafede e il servilismo. Sullo sfondo di un tutore-padrone Usa, di cui uno strappo nell’omertà parlamentare ha confermato efferatezze e crimini, che possono suscitare sorpresa e indignazione solo tra sguatteri e diversamente vedenti, si rincorrono gli apprendisti a emulare il loro stregone. Nello specifico i proconsoli estoni, ucraini e turchi delle marche imperiali si affrettano a inserire nel cursus honorum del neonazismo in fioritura il proprio contributo. A cominciare da chi fuoriesce dal seminato della menzogna coltivato dagli Stati di Polizia. Nello specifico dei revanscisti di Tallin, Giulietto è colui che sulla demolizione del menzognificio sulla Russia e sul disvelamento delle strategie di dominio e di guerra occidentali ha impegnato la propria esperienza, competenza, correttezza deontologica.

giovedì 4 dicembre 2014

MILLANTATO CREDITO (con un pensiero per il militante No Muos e No Tav Turi Vaccaro)



“Finalmente Israele ha riconosciuto la sua vera natura ebraica. Piuttosto che pretendere di essere una “Democrazia Ebrea”, contraddizione in termini, lo Stato ebraico ammette di essere una teocrazia guidata dall’ideologia razzista e suprematista ebraica”. (Gilad Atzomon, musicista e saggista ebreo)
“I politici sono interessati alla gente. Non è necessariamente una virtù. Le pulci sono interessate ai cani”. (P.J.O’Rourke)
“Il nostro partito unico ha due ali di destra, una chiamata Repubblicani, l’altra Democratici. Ma Henry Adams l’aveva capito fin dagli anni 1890. “Abbiamo un sistema unico”, scrisse e, “in quel sistema l’unica questione è il prezzo al quale il proletariato deve essere comprato e venduto, il pane e i giochi”.(Gore Vidal)
Eccomi, dopo una lunga corvee filmica per il nuovo docufilm “L’ITALIA AL TEMPO DELLA PESTE”. Bentrovati. Ma non è finita, i nostri incontri saranno diradati per un altro po’. Ogni bene.

La bella e la bestia
Tra le chicche di queste settimane in cui sono preso al collo dai viaggi e dalle riprese per il nuovo documentario (titolo provvisorio: L’ITALIA AL TEMPO DELLA PESTE), ne estraggo alcune da una serie lunga quanto dalla coda di Ernesto alla punta del suo naso.
Il Papa Buonasera, emulo, come in tutta la sua collusione soft con i Veri Poteri, compresi quelli dei generali argentini, reazionario da far impallidire il contro-riformista Ratzinger, rampollo soft della dinasta controrivoluzionaria dei Woytila, ribadite tutte le camicie di forza dottrinarie e sollecitato i medici ad armarsi contro le donne che abortiscono, ha rifatto a Erdogan il favore che il polacco aveva fatto sul balcone a Pinochet. Accanto a Sua Santità, a Santiago, il macellaio di una generazione di cileni, il servo zannuto degli Usa, il ventennale dittatore.

Ad Ankara Sua Santità dei poveri e perseguitati, fianco a fianco al presidente Erdogan, a legittimare un tiranno megalomane che schiaccia a fucilate il suo popolo, decima i curdi, sostiene, finanzia, addestra e arma gli psicopatici al servizio di Nato, Ue, Usa, Israele, che divorano due grandi nazioni, due antiche culture, due oasi di giustizia e diritti umani veri. Il carnefice pazzo di Ankara ha sottolineato il significato dell’incontro spedendo lo stesso giorno uno squadrone della morte Isis contro i patrioti di Kobane direttamente dalla Turchia, poi fatto seguire da peshmerga iracheni addestrati dagli israeliani e armati dalla Pinotti, in funzione di destabilizzazione dei resistenti. A quando il Papa a Kiev?

sabato 25 ottobre 2014

BANDIERE FALSE, FALSE BANDIERINE

Bandiere false, false bandierine

Nessuno è più schiavizzato di coloro che falsamente credono di essere liberi”. (Wolfgang Goethe)
Il 5% della gente pensa, il 10% della gente pensa di pensare e il restante 85% morirebbe piuttosto che pensare”. (Thomas Edison)
“L’Occidente ha conquistato il mondo non per la superiorità delle idee, dei valori, della religione, ma solo per la superiorità nell’applicazione della violenza organizzata. Gli occidentali spesso dimenticano questo fatto, i non-occidentali mai” (Samuel Huntington)
Cari amici interlocutori, mi sa che per tutto novembre non ci incontreremo. Sono partito per una nuova impresa documentaristica sulle più gravi violazioni inflitte dai briganti del potere al nostro paese, in termini di territorio, comunità, salute, ambiente. La guerra all’Italia, civile e militare. E chi sta in trincea. Tra le riprese da fare da un capo all’altro della penisola, difficilmente ci sarà tempo per interventi sul blog. Ma seguirò con attenzione i vostri, di interventi. Hasta siempre.
So che la maggior parte dei miei interlocutori è interessata più ai miei interventi su questioni internazionali, che non a quelli su temi domestici. Eppure, come dicono i francesi, tout se tien e conviene comporre la presbiopia con la miopia, nel qual caso lo strumento migliore sono le lenti bifocali. Per esempio cosa c’entra lo Stato islamico (IS, ISIS, ISIL, che dir si voglia) con la kermesse di Svendola-Landini-Civati ai Santi Apostoli (di cui già nel precedente post), o con “Sinistra-Lavoro”, di cui sul “manifesto” (dove sennò) è apparsa, splattata su tutta l’ultima pagina, la notizia della nascita? Il primo si vede col cannocchiale, per gli altri due ci vuole il microscopio, ma qualcosa in comune ce  l’hanno. Sono tutti False Flag, che lo sappiano o no, che lo vogliano o no.  
McCain, senatore Usa e inviato di Obama, decora miliziano dello Stato Islamico
L’ISIS, esegue il mandato USA-Israele-Golfo accasandosi con i curdi buoni della colonia irachena nell’Iraq tripartito e disossato e tentando di spazzar via i curdi siriani cattivi di Kobani e quelli turchi del PKK, che stanno con Assad, la democrazia, la libertà, la laicità. Il tiranno fascista Erdogan, fantoccio Nato a dispetto dei dissapori con gli Usa esibiti a scopo di consenso, dopo aver assistito impassibile per settimane al genocidio di Kobani, proprio come i compari coloni israeliani sul confine della Gaza sotto l’apocalisse di “Margine Protettivo”, piegato dalla revulsione mondiale ha ora concesso ai Peshmerga curdi iracheni di andare in soccorso ai patrioti in Siria. Ma come lo Stato Islamico (IS), finto nemico dell’Occidente e suo vero strumento, e come Erdogan, apparente irresoluto nemico dell’IS e invece suo sponsor e promotore, così i Peshmerga (si chiamano così solo i combattenti curdi iracheni e non quelli turchi e siriani), spediti dall’agente Cia-Mossad Barzani, temo che piuttosto che per rafforzare i fratelli di Kobani, abbiano il compito di sabotarli.

giovedì 9 ottobre 2014

Quelli con gli scarponi chiodati, quelli con le pantofole (sullo scarpone), quelli scalzi



Dobbiamo andare avanti nella difesa dell’amore. Siamo qui per difendere i diritti umani e porre fine alla discriminazione e alle diseguaglianze ancora in molti paesi a regime dittatoriale, come Cina, Russia, Iran, Siria, Cuba…” (Un neocon Usa? No, Nichi Vendola 2011)
Metterei nella mia agenda il diritto alla sicurezza dello Stato di Israele… Siamo tutti ebrei” (Nichi Vendola 2010)
A New York ho incontrato i rappresentanti della Fondazione Rockfeller e della Fondazione Ford con i quali ho approfondito la discussione su temi come la deforestazione, la desertificazione, la difesa dell’acqua  come bene comune. (Nichi Vendola 2010)
L’impegno di due grandi cattedre: quella di Papa Ratzinger e quella del papa laico, Mario Draghi. Ambedue hanno colto nella precarietà un dato di crisi globale della nostra società. Il mondo mette in movimento tanti mondi. Tanti mondi mettono in movimento il mondo. (Nichi Vendola 2011)
Askavusa
A Lampedusa ci arriva chi è scampato al mare (a volte anche no). A Lampedusa ci va chi lacrima sui poveretti e se la ride sotto i baffi per come infinocchia vivi e morti. A Lampedusa ci va, quatto quatto, gente con le stellette e le stelle a strisce a impiantare basi e radar e nascondere sotto gli stracci e le ferite dei fuggiaschi le leucemie da onde elettromagnetiche degli indigeni. Ma a Lampedusa ci va anche chi  vuole lasciarsi dietro questa melma continentale di UE, Nato, l’orda di guitti del grullo parlante calzati di scarponi chiodati, con dietro il caravanserraglio dei suoi corifei, dichiarati, quelli con gli anfibi, o mimetizzati, quelli in pantofole, comandati a fare da esecutori testamentari del paese. Corifei pantofolai mimetizzati, come quelli della recente kermesse ai Santi Apostoli di Roma, dove gli eterni revenants Vendola (il consociato USraeliano sopra citato), la guest star Civati (il chierichetto riluttante), Landini (uragani di paroloni, ma nemmeno un’ora di sciopericchio contro l’apocalisse padronale) e relitti vari del bluff tsiprasiano, al passo delle trombette di latta del “manifesto”, rilanciano l’ennesima uscita dalla bara dello zombie “sinistra radicale”. Non è detto che a Lampedusa li si possano evitare, come vedremo più avanti, ma l’isola lì accoglierà a dovere.

giovedì 25 settembre 2014

COCCODRILLI



Noi ci teniamo stretti i valori della resistenza, della libertà, dell’amicizia e della condivisione e, da questi, cecheremo di trarre forza ovunque le conseguenze delle nostre scelte ci porteranno”: (Mattia, carcerato e processato per terrorismo No Tav)

“La verità deve essere ripetuta costantemente, perché anche l’Errore viene predicato costantemente e non solo dai pochi, ma dalla moltitudine. Nella stampa, enciclopedia, nelle scuole e università, ovunque l’Errore domina, sentendosi contento e confortevole nella consapevolezza di avere la maggioranza dalla sua parte”. (Wolfgang Goethe)

La gente che chiude gli occhi alla realtà sollecita semplicemente la propria distruzione. E chiunque insista nel rimanere in una condizione di innocenza, molto tempo che questa innocenza è morta, si trasforma in mostro”. (James Baldwin)

Mentre a Torino la magistratura del P.U.R. (Partito Unico Renzusconiano, copyright Travaglio) tiene in carcere duro e processa per terrorismo quattro ragazzi No Tav, Mattia, Chiara, Claudio, Niccolò (di cui vi invito a leggere in rete le nobili dichiarazioni in tribunale). Mentre i purulenti del PUR scatenano sull’Italia una devastazione e depredazione senza precedenti con le cementificazioni e trivellazioni dello “Sblocca Italia”. Mentre, con il Jobs Act, il PUR rade al suolo la classe lavoratrice italiana e con le riforme costituzionali disintegra i residui detriti di democrazia. Mentre gli ascari imperiali del PUR affiancano i genocidi USraeliani e Nato contro quel che resta delle nazioni e dei popoli del Medioriente, in alleanza con le più retrograde tirannie di quella regione, e squartano o riducono alla schiavitù l’Ucraina e paese dopo paese in Africa. Mentre sul mondo intero imperversa la belva del terrorismo di Stato delle potenze occidentali e di Israele… l’Italia dei purulenti e non affoga in un mare di lacrime per la sorte tragica dei migranti. Una palude di lacrime che gli riserva lo stesso destino del Mediterraneo...

giovedì 18 settembre 2014

NO BASI E DECAPITATI: BANDIERE VERE, FALSE BANDIERE

NO BASI – DECAPITATI:  bandiere vere, false bandiere


“il terrorismo è l’arma politica migliore, poiché nulla sottomette meglio la gente che il timoe di una morte improvvisa”. (Adolf Hitler)
La pazzia è rara negli individui; ma in gruppi, partiti, regimi, nazioni ed epoche, è la regola” (Friedrich Nietzsche)
Non è una strana cecità, la nostra, di insegnare pubblicamente le tecniche della guerra e di premiare con medaglie coloro che la sanno fare meglio?” (Marchese De Sade)
“La nostra società è governata da gente matta per obiettivi demenziali. Credo che siamo gestiti da maniaci per fini maniaci e credo che rischio di essere rinchiuso come matto per averlo detto”. (John Lennon)

Anzitutto guardatevi questo video dall’Ucraina. Perfetto. http://youtu.be/rqN_NN1_mZg

Pensate a una palude dalle esalazioni mefitiche, in cui un soffio di mare si insinui e spazzi via ciò che impedisce di vedere in alto squarci limpidi. Immaginatevi una banda di nazisti ucraini e Nato  sui cui si abbatta uno scroscio di fiamme che li disperda ai quattro angoli dell’inferno. O un’accozzaglia di Nato-mercenari terroristi – jihadisti-moderati – disintegrati dalla vendetta siriana o irachena. O, ancora, immedesimatevi nei polmoni di un asmatico cui diano il boccaglio dell’ossigeno. Oppure, e daje, immaginatevi tutto il cucuzzaro del menzognificio di regime trasformato in statua di sale dallo tsunami di verità che si sprigioni qua e là dalle valli, dai monti, dalle piane, di questo paese. Paese che non si accorge di quanti partigiani di Brigate Garibaldi hanno ripreso a muoversi dalle Alpi alle isole. Sono sensazioni che si provano immersi nella grande manifestazioni indipendentista (dallo Stato predatore, dai governi devastatori, dai guerrafondai atlantici, dai professionisti della morte che seminano bombe sugli altri e patologie letali in casa), fiorita come un’esplosione di verde nelle immagini accelerate di una savana dopo la pioggia.

mercoledì 10 settembre 2014

I CORTIGIANI DEL CALIFFO



Si possono ingannare alcuni tutte le volte ed è su questi che ci si deve concentrare”. (George W. Bush)
Gli imperi del futuro sono gli imperi della mente”. (Winston Churchill)
Avete reso potenti i vostri governanti, gli avete dato guardie. E ora gemete sotto la ferula della schiavitù”. (Solone, statista ateniese, 638-558 a.C)
Quando sei debole quello che ti dà forza è spogliare gli uomini che temi di più di tutto il prestigio che sei ancora portato ad attribuirgli”. (Louis-Ferdinand Céline)
Vedere quello che hai davanti al naso richiede una lotta costante”. (George Orwell)
La libertà di stampa è garantita solo a quelli che la possiedono”. (A.J. Liebling)

Travaglio e la deontologia, quando sì, quando boh
Il molto deontologico Marco Travaglio, nei suoi solitamente circostanziati e documentati editoriali (quando non si occupa di questioni internazionali, sulle quali riproduce pedissequamente gli stereotipi delle vulgate imperialsioniste), mena fendenti a colleghi inetti, falsari e incompetenti, rispetto ai quali le intemerate di Grillo contro i media di regime sono leggeri buffetti. Per contro rampogna proprio Grillo, “gli autogol di Grillo”. le cui denunce inconfutabili delle malefatte di giornali e testate tv lo inducono paradossalmente a condividere il riflesso corporativo della categoria e, implicitamente, dell’organo deputato alla sorveglianza sulla correttezza etico-professionale dei suoi membri, l’Ordine dei Giornalisti, di cui l’eccellente fustigatore della Casta perora da tempo lo smantellamento.

Al quale aggiungerei anche il sindacato, FNSI, inviperito per le rampogne ai propri soci, ma del tutto indifferente, quindi compiacente, verso un mondo dell’informazione italiota che tutto intero abita nell’immane menzognificio costruito dall’idra che sta sminuzzando il pianeta e i suoi abitanti. E di cui le pagine estere del giornale di cui Travaglio è vicedirettore, governate con mano USraeliana dall’insuperabile ultrà sionista, Furio Colombo, sono una manifestazione rozza fino al demenziale. Sarebbe nell’ordine delle cose che gli organismi preposti al controllo sulla buona condotta dei giornalisti e sulla difesa delle loro ragioni, quando constatassero che le ragioni del giornalismo sono calpestate e lordate dai suoi stessi soggetti, provvedessero a ristabilire con le cattive quella che si chiama deontologia. Figurati.

mercoledì 27 agosto 2014

COME PUO' UNO SCOGLIO ARGINARE IL MARE - ANCHE SE NON VOGLIO TORNO GIA' A VOLARE (Intorno a Alessandro Di Battista)



Per primissima, urgente, cosa, invito tutti a vedersi il video youtube inserito in cima alla colonna sinistra del mio blog. Stupefacente, sensazionale, agghiacciante (ma non sorprendente per noi)! L’agente del Mossad, Juval Aviv, intervistato dalla CNN, nientemeno, dichiara che l’esplosione del 7 luglio 2005 al metrò di  Londra, attribuito a due ragazzi musulmani, ovviamente incastrati (come risulta, tra le altre incongruenze, dal fatto che le foto dimostrano che la bomba, evidentemente posta in precedenza, esplose da sotto la piattaforma della carrozza e non nello zaino lasciato sul pavimento, come affermato dalla polizia),  “è facile da farsi, come abbiamo fatto NOI a  Londra”, per poi esitare e correggersi: “come è stato fatto a  Londra”.

Ora che,.a forza di urlare come carrettieri ubriachi, o come automobilisti romani inferociti dall’inerme pedone, gli sguatteri dell’imperatore hanno perso la voce, è il momento di ragionare sui fatti. Roba invisa e anche proibita agli sguatteri e praticata, a mia conoscenza, dal solo, per me esimio, Angelo d’Orsi, reperto eterodosso di intelligenza e onestà nel “manifesto”, a dispetto delle ripetute volte che ha spillato fuori dal vaso adeguandosi alle frustrazioni sinistre dei bastona-5 stelle. La sua  (l’adesione furbesca ed equivoca di Pannella non conta),  e quella del vignettista Vauro, diseguale fustigatore di infamie padronali (quando non annebbiato dalla vulgata imperiale su “dittatori” e “diritti umani”), sono state, per quanto mi è dato di leggere, le uniche voci che hanno sostenuto le buone ragioni del parlamentare Cinque Stelle Alessandro di Battista, opponendo alla canea dei servi sciocchi, falsari e ignoranti, alcuni metri cubi di razionalismo.

martedì 22 luglio 2014

MH17, FALSE FLAG 2 - i soliti noti


Amici, la storia dell’aereo malese è troppo grossa e dalle possibili ricadute epocali perché io non torni a infastidirvi rompendo l’estivo silenzio stampa.

Ti fottono, continuano a fotterti, si divertono a fotterti, non perché sono svegli, ma perché sei tu che dormi. (Anonimo)

E’ assoluta pazzia aspettarsi giustizia da chi è privo di principi. (Proverbio)

Una stampa cinica, mercenaria, demagogica produrrà nel tempo un popolo altrettanto degradato. (Jospeh Pulitzer)


Il nuovo 11 settembre stampella di USraele
Alla luce della storia, della logica, del cui prodest e dei fatti, i quasi 300 morti dell’aereo malese MH17 abbattuto sul Donbass (Novorussia) e i crimini successivi che con questa operazione si vorranno giustificare, sul modello già più volte ripetuto dell’11 settembre (ma anche di Pearl Harbour, Golfo del Tonchino, Metrò di Londra, Maine a Cuba…), vanno inconfutabilmente registrati in capo alla banda di belve sanguinarie rintanate a Washington, Londra, Bruxelles, Kiev e Tel Aviv.

Il terrorismo delle provocazioni intese a suscitare sgomento, indignazione, rivalsa, perché compiute a spese di alti numeri di vite innocenti, è storicamente tutto dell’Occidente anglosassone-israeliano. Gli avversari, avversari e vittime dell’imperialismo, non hanno saputo, o piuttosto voluto, rispondere con la stessa moneta. Rovesciare questo assioma certo in un contrario falso, è il compito dettato dai terroristi di Stato alle prostitute del lupanare mediatico. Nulla lo evidenzia meglio del coro sinistro-destro che sostiene la rivendicazione,  avanzata da Israele e dai suoi scherani, del cosiddetto “diritto all’autodifesa” del macellaio dalle pecore. Questo nel momento in cui, uno Stato Mostro, popolato da una maggioranza di mostriciattoli con la bava alla bocca e gli occhi iniettati di sangue per la consapevolezza di essere ontologicamente ladri e assassini, intensifica 70 anni di genocidi scaricando fosforo bianco e missili all’uranio su un formicaio di 2 milioni di persone accatastate le une sulle altre.

giovedì 17 luglio 2014

LA POSTA IN GIOCO - It's all about Gaz(a)



 Mancano i nazisti di Kiev


“Dico con tutta la forza della mia anima che il nostro paese è realmente un paese che fa parte del quadro occidentale, appartiene all’Unione Europea, alla NATO e questo non si mette in discussione …” (Alexis Tsipras – intervista ad Antenna tv (emittente greca) maggio 2014).

“Il processo dell’inganno massmediatico deve essere cosciente per essere attuato con sufficiente precisione. Ma deve essere anche inconscio , perché sennò provocherebbe una sensazione di falsità e dunque di colpa. Raccontare deliberate bugie credendovi sul serio, dimenticare ogni fatto che sia diventato sconveniente e, poi, quando torni ad essere necessario, tirarlo fuori dall’oblio per il tempo necessario, smentire l’esistenza di una realtà oggettiva e, simultaneamente, tener conto della realtà che si nega, tutto questo è necessario e indispensabile”. (George Orwell, “1984”)

Al vincitore non si chiede mai di dire la verità”. (Adolf Hitler)

Questa e nient’altro è la radice dalla quale cresce un tiranno: quando appare inizialmente si presenta come protettore”. (Platone)

Amici, una tregua anche per noi. Per una mesata vado fuori Italia e ci ritroveremo dopo Ferragosto. Continuerò comunque a leggere con attenzione i vostri commenti. Non perdetevi tra gli ombrelloni e gli stambecchi e non perdetevi soprattutto d’animo. Occhio aguzzo su quanto commetterà di infame, come sempre nella disattenzione estiva, il Circo degli orrori con i suoi guitti, farabutti e veline. Ciao.

Ultimissime: gli squali della flotta di mostri marini hanno divorato 4 bambini che giocavano sulla spiaggia di Gaza. Ragazzi, è miracoloso: contemporaneamente un autogol da classifica compromessa per i nazisionisti e un assist clamoroso al popolo palestinese. I cannibali si sono dovuti fermare.


I cicisbei, i gigolò e le zoccole che popolano i media occidentali e tra i quali i nostri mantengono il primato Guinness, non vi hanno fatto sapere:

lunedì 7 luglio 2014

SERVO ENCOMIO, CODARDO OLTRAGGIO, tra Italia, Palestina e Ucraina


“Dico con tutta la forza della mia anima che il nostro paese è realmente un paese che fa parte del quadro occidentale, appartiene all’Unione Europea, alla NATO e questo non si mette in discussione …” (Alexis Tsipras – intervista ad Antenna tv (emittente greca) maggio 2014)

ULTIMISSIME DELLA NOTTE DEL 7/7/2014 dopo la chiusura di questo post.
Il leader di ISIL, Abu Bakr al Baghdadi, è stato colpito e ferito gravemente da un pilota siriano su un Sukhoi russo nella provincia orientale irachena di Anbar. Il califfo del neo-istituito Califfato Islamico di Siria e Iraq si troverebbe in stato di coma e dovrebbe essere trasportato in Turchia. Se la notizia è confermata, si tratterebbe del più breve califfato della storia. Fonte: l'agenzia siriana "Syrian Perspective". 
In ogni caso, viva la Siria e la sua aviazione.


Vi  consiglio di leggere, sul blog di Beppe Grillo, il discorso che il leader Cinque Stelle ha pronunciato all’apertura del Parlamento Europeo e poi confrontarlo con quello pronunciato dal berluschino clonato dalla Cupola in occasione dell’assunzione della presidenza del semestre a presidenza italiana. L’elencazione delle malefatte della cosca di Bruxelles mi pare eccellente e del tutto condivisibile, densa di contenuti di denuncia e proposte, salvo l’ormai cronica carenza nei Cinque Stelle – al netto di sporadici riferimenti corretti a situazioni specifiche (Ucraina, Medio Oriente, Iran…) - di  un programma generale di politica estera. Sta alla sfilza di bolle sparate dal bullo di sapone, con quella burina grandinata di citazioni e nomi per esibire una cultura che non c’è, come le Catilinarie di Cicerone stanno a uno sketch di Panariello. Un misto di fanfaronate da guappo di borgata e di battutine all’insegna del servo encomio ai serialkiller di classe che hanno raso al suolo l’Europa meridionale e fanno da ausiliari alle guerre imperiali, e del codardo oltraggio alla verità e all’onestà. Roba che solo la messa cantata dei media, TG3 berlingueriano (nomen omen) in testa, riesce a trasformare da naufragio in crociera di lusso.

domenica 29 giugno 2014

LA RAGNATELA


Tranquilli, è lungo, ma giuro che non mi ripresento prima di una settimana
“Ecco dunque un principio essenziale: insegnare i dettagli significa portare confusione. Stabilire la relazione tra le cose, significa portare la conoscenza” (Maria Montessori)
Le amazzoni del fattucchiere

Il caravanserraglio di giostrai da strapaese, con  per direttore un coniglio mannaro in ghingheri e lustrini che urla “venghino signori!” ed esibisce ai bifolchi a bocca aperta le buffonate dei suoi nani (dell’intelletto) e gli zompi imbranati delle sue ballerine – rispetto a quelli del guitto mannaro è cambiata solo la scenografia –, di peggio ha solo la banda di sicofanti che in musica ne sostiene le funambolerie per gonzi. Una marcetta assordante, in perfetta armonia cacofonica, dal piffero del foglietto sinistro alla grancassa del giornalone dei satrapi.Tuttavia, ai cafoni portati alla quinta elementare da maestri diplomati ad Arcore, subito accorsi in massa in piazza, pare musica celestiale, tanto da farsene travolgere tutti in trance estatica, come tanti dervisci. Tanto da non sentire neanche una parola del complesso di rappers che, dall’alto della collina, spara versi a raffica contro i trucchi, gli imbrogli, gli espedienti da quattro soldi, della sbrindellata compagnia di giro.

giovedì 19 giugno 2014

IRAQ, FALSE FLAG



“La nostra politica è quella di fomentare guerre, ma dirigendo conferenze di pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa avere benefici. Le guerre devono essere dirette in modo tale che entrambi gli schieramenti sprofondino sempre più nel loro debito e, quindi, sempre più sotto il nostro potere”. (Amschel, Mayer Rothschild, 1773)
“Dico con tutta la forza della mia anima che il nostro paese è realmente un paese che fa parte del quadro occidentale, appartiene all’Unione Europea, alla NATO e questo non si mette in discussione”. (Alexis Tsipras)


(False Flag, bandiera falsa, era quella dei pirati che issavano i corsari di Sua Maestà per ingannare i galeoni spagnoli da depredare. Il capitalismo anglosassone-israelita nasce e s’impingua anche così. E continua)

Quella notte in Iraq
Chissà perché, cronisti e poi storici fissarono al 20 marzo 2003 l’inizio dell’invasione Usa-Nato dell’Iraq, illegale perché senza licenza ONU, dunque, anche per questo aspetto tra i mille, criminale. Ero solo sulla macchina di un autista, reperito ad Amman, che aveva già fatto, nelle precedenti 36 ore, due andate e ritorni sui 1000 chilometri tra la capitale giordana a Baghdad. Non so come riuscisse a tenere gli occhi aperti, nonostante l’ininterrotto chiacchiericcio con cui cercavo di tenerlo sveglio. Infatti, quando fummo sbalzati dai nostri sedili per l’urto contro un palo elettrico nel fosso, gli occhi li aveva tenuti chiusi. Era la notte tra il 17 e il 18 marzo, ero partito da Roma perché molti segnali indicavano che l’aggressione era imminente. Il criminale di guerra Blair aveva potenziato le balle di Bush jr. e del segretario di Stato, Colin Powell, che facevano di Saddam il detentore di armi di distruzione di massa, di armi chimiche e il compare di Osama bin Laden nell’attacco alle Torri Gemelle, aggiungendo che nel giro di pochi minuti Saddam avrebbe potuto portare devastazione e morte su Londra. Fu in quella notte del 17 marzo che l’aggressione iniziò con il lancio di due missili sull’autostrada Amman-Baghdad, proprio sul posto di ristoro che avremmo trovato demolito pochi minuti dopo.

domenica 8 giugno 2014

L'URLO DEL DONBAS, IL PIGOLIO DEGLI TSIPRAS


L’urlo


Appello del popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk alla comunità mondiale
30/05/2014

Il sito del Partito Comunista della Federazione Russa ha diffuso il seguente testo dell'appello

Noi, il popolo della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk, in questo momento critico ci rivolgiamo alla comunità mondiale con la richiesta di aiuto immediato e di una risposta immediata a ciò che sta accadendo nella nostra terra, in relazione alla minaccia che incombe su di noi dell'annientamento da parte delle forze nazi-fasciste, che vengono usate dal regime dell'Ucraina.

Dichiariamo che il nostro unico desiderio è rappresentato dall'aspirazione a vivere in conformità con le nostre tradizioni e costumi storici, con la nostra cultura e le nostre abitudini, in pace e in rapporti di buon vicinato con tutte le nazioni, i popoli e gli stati che non mostrano ostilità nei nostri confronti.

Il nostro è un popolo lavoratore e creativo, ma è stato costretto a imbracciare le armi per proteggere la vita e il proprio futuro, poiché non gli è rimasta altra scelta. Noi non abbiamo mai mostrato aggressività nei confronti di alcuno stato o popolo, non abbiamo mai perseguito obiettivi di espansione e di annessione di altri territori. Noi resistiamo per la nostra terra e per le nostre famiglie, e resisteremo fino alla fine. Non è la prima volta che succede nella storia.

mercoledì 4 giugno 2014

O STELLE O BUIO - Tsipras, massoni e Bilderberg - Farage e migranti - Servo encomio, codardo oltraggio



Amici, è lunga. Ma leggetelo un po' per volta. Tanto per qualche giorno non mi rifaccio vivo.
Quando persone che si trovano onestamente in errore imparano la verità, o cessano di essere in errore, o cessando di essere onesti. (Anonimo)

Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso., ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà”. (Oswald Spengler, “Il tramonto dell’Occidente”)

Con tutto il gran casino che sta succedendo da varie parti è difficile, dopo una settimana di esternalità nella tranquilla e, per alcuni a ragione, per altri strumentalmente, vituperata Ungheria, scegliere l’argomento. C’è la Turchia del despota integralista fuori di testa, Erdogan, che continua a deflagrare, mettendo in subbuglio altro che la tenuta del caposaldo Nato, l’intero assetto del terrorismo jihadista.euroatlantico nella regione. C’è soprattutto l’Ucraina dove, a dispetto del genocidio dell’altro fronte terrorista, stavolta nazista-euroatlantico, il complotto imperialista rischia di frantumarsi contro la stupefacente resistenza dei patrioti russi e, di più, contro la strepitosa mossa russo-cinese della creazione del blocco geopolitico, economico, militare euroasiatico, insieme a Kazakistan, Bielorussia, Iran e Armenia, sostenuto dalla simpatia dei BRICS e dell’intero “terzo mondo”. C’è, in Tailandia, la presa del potere dell’esercito, nel nome della resistenza popolare di piazza all’arbitrio della corrotta cosca  predatrice dei Shinawatra, intima di Washington Naturalmente, il “manifesto” valuta il  la vicenda come Obama, “golpe militare” contro i difensori della democrazia. “Sono militari!”. Già, Come quelli che tentarono di rovesciare Hitler nel 1944.

martedì 20 maggio 2014

AFRICA: nuovi richiamini dell'11 settembre.



Un impero fondato dalla guerra deve mantenersi con la guerra” (Charles de Montesquieu)

Coloro che non si muovono, non si accorgono delle loro catene. (Rosa Luxemburg)

E’ compito di coloro che pensano di non stare dalla parte dei giustizieri” (Albert Camus)

E c’è pure la Pinotti con gli anfibi
Grandi manovre del neocon Obama e dell’imperialismo franco-anglosassone per riprendersi l’Africa sfuggita nel secolo scorso ai predatori colonialisti. Madame Pinotti in orgasmo, già eccitata dai preliminari con i nazisti di Ucraina, è pronta a fornire al prosseneta-capo i suoi gigolò in uniforme.

Dopo l’eliminazione dalla scena del faro della libertà africana, Gheddafi, viene spedito In avanscoperta in Mali e Centrafrica lo sguattero Hollande. Il Mali sarà il primo paese del Sahel da ricondurre al guinzaglio di Parigi. Viene utilizzato l’inquinamento islamista della lotta dei Tuareg per la libertà del loro paese (l’Azawad) come pretesto contro un popolo amico di Gheddafi, in lotta storica per l’indipendenza. Vi si dovrà costruire una piattaforma per la destabilizzazione dell’Algeria. Nella Repubblica Centrafricana, invece, lo sherpa apripista francese ricorre alla Legione  a protezione di stragisti cristiani, attivati per strappare agli anticolonialisti musulmani uranio e petrolio. Ora si va sul sul bersaglio grosso, Libia e Nigeria. Entrano in campo direttamente (nella prima per la seconda volta) le armate imperiali. E per riprendersi il continente è necessario iniettare del botulino tra le rughe dell’islamofobia euro-atlantica, il cui volto, liftato dall’11 settembre, è andato un po’ disfacendosi davanti all’evidenza che, alla faccia dei migliaia presuntamente ammazzati da Al Qaida nelle Torri Gemelle e nei trasporti pubblici di Parigi e Madrid, quei macellai sono stati, in Siria e in Libia, la soldataglia di ventura agli ordini dell’imperatore. Come se le SS di Hitler si fossero precipitate  a spianare la strada per Stalingrado all’Armata Rossa.

giovedì 15 maggio 2014

Il Nazicapitalismo alla Seconda Guerra Mondiale 2.0


La vera mappa della presenza russa

C’è un tempo in cui l’azione della macchina diventa così odiosa, ti rivolta nel profondo, che non puoi più farne parte. Non puoi prendere parte neanche passivamente, devi mettere il tuo corpo sui pedali e sulle ruote, sulle leve, sull’intero macchinario, e devi fermarlo. E devi dire a coloro che lo dirigono, alla gente che lo possiede che, finchè tu non sarai libero, alla macchina verrà impedito di lavorare”. (Mario Savio, rivoluzionario di Berkeley, 1964)
“Il mondo è un posto pericoloso, non tanto per coloro che fanno il male, ma per quelli che vedono e fanno nulla”. (Albert Einstein)
“Quando la verità è sostituita dal silenzio, il silenzio è una bugia”. ( Yevgeny Yevtushenko, poeta sovietico)
 Vittoria a Homs

Siria, Ucraina, tutto il terrorismo è paese
La luce arriva da due sorgenti: dalla bandiera siriana issata su Homs, terza città siriana, liberata dai ratti Nato-Golfo dopo tre anni di devastazione e saccheggio e che potrebbe essere, insieme alla quasi-liberazione di Aleppo, l’inizio della fine dell’aggressione; e dalle repubbliche popolari dell’Est Ucraina, tragicamente sole, ma gloriosamente impegnate a ricordare al mondo che per la libertà si deve essere pronti a morire. A parte il sostegno diplomatico di Mosca a Donetsk, Lugansk, Slaviansk e alle altre città proclamatesi indipendenti e pronte a entrare a far parte della Russia, i rivoluzionari dell’Ucraina russa sono più soli dei Sioux a Wounded Knee. Nessun appello, stavolta, di Rossana Rossanda, sinistra intellettuale della criptodestra imperialista, a quelle brigate internazionali tipo Spagna da spedire contro Gheddafi, a mescolarsi con i missili Nato e i tagliagole dell’Islam mercenario.

sabato 10 maggio 2014

BASTONE E CAROTA. E Santoro passa la mano a Soros.

La guerra è quando il governo ti dice chi è il cattivo. Rivoluzione è quando lo decidi da solo”. (Anonimo)

“Una delle cose che vogliono è una popolazione passiva e acquiescente. Così, una delle cose che puoi fare per rendere loro la vita impossibile, è NON essere passivo e acquiescente”. (Noam Chomsky)

Tutta la propaganda deve essere popolare e il suo livello intellettuale deve essere adattato all’intelligenza più limitata tra coloro ai quali è indirizzata. Quindi, più grande è la massa da raggiungere, più basso deve essere il  livello intellettuale del messaggio”. (Matteo Renzi, pardon, Adolf Hitler)




Lo so, l’Ucraina incombe sul mondo. E incombono anche la Siria liberatrice di Homs e Aleppo e dove i ratti islamisti si fanno a pezzi tra di loro. E anche la Somalia, la Libia, il Mali, il Niger, la Repubblica Centroafricana, il Sud Sudan, senza contare il colosso nigeriano in via di frantumazione, dove subimperialismo francese e imperialismo anglosassone, usufruendo di surrogati islamisti (in RCA cristiani), hanno iniziato a far carne di gazzella dell’Africa. Qui basti dire che, con ogni evidenza, i tagliagole di Boko Haram stanno a  Obama e Netaniahu, come gli attentatori dell’11 settembre stavano a Bush. Ma su noi incombe anche l’espressione domestica di questa partita, dove tutto diventa spettacolo di grottesque e gli spettatori sono chiusi in sala da porte blindate. Oggi parliamo di questo. Nel prossimo post andremo nel Donbas.

L’11 settembre del bischero
Non so voi, ma personalmente mi sono tenuto fuori dall’immonda ola del vituperio per i fischi all’inno nazionale che, più che a questo scarnificato paese, era diretta alle statue di cera allineate nella tribuna d’onore di Napoli-Fiorentina (poi, non lo trovo neanche brutto, quell’inno, se lo ricordo scritto dal martire Mameli per la Repubblica Romana). E neanche ho condiviso l’ipocrita indignazione sulla maglietta “Spaziale libero” del capo tifoso napoletano che ha tenuto a bada una folla inferocita per l’aggressione a pistolettate ai tre concittadini. Quella condanna del 2007, dopo Catania-Palermo,  puzza di montatura lontano un miglio, come avvertirono, allora, i commentatori meno embedded e come sospetta oggi la Cassazione che dispone la revisione del processo costato ad Antonino Spaziale 8 anni per “omicidio preterintenzionale”. Un sottolavello arrivò dalle parti dell’ispettore Raciti, sul quale piombò anche il “fuoco amico” di un blindato della polizia. Del primo non si vide mai chi lo avesse lanciato, il secondo si dissolse nelle nebbie delle veline questurine. Dal mazzo di carte uscì prodigiosamente Spaziale e la preziosa occasione per un’altra stretta repressiva. Idem di questi tempi, grazie a “Genni ‘a Carogna” e al teppista fascista  romanista Daniele De Santis, quando fenomeni “eversivi” come i No Tav, i No Muos, i mille NO urlati dalle Alpi a Lampedusa, compresi quelli dell’unica opposizione sopravvissuta, quella a Cinque Stelle, rischiano di innescare una specie di grande Valle Giulia (1968) contro i panzer dei valvassini imperiali.

mercoledì 30 aprile 2014

4 PAPI E 4 RECINZIONI E 1 PRESIDENTE DI TROPPO

 Catania, 25 aprile

“Una cosa è assodata: ciò che è moralmente errato non potrà mai essere di beneficio, anche s ti permette di trarne qualche vantaggio. Il mero atto di fede  che un corso d’azione errato possa costituire un vantaggio è pernicioso”. (Marco Tullio Cicerone)

La grande maggioranza dell’umanità è soddisfatta delle apparenze, come se fossero realtà. E spesso è influenzata più dalle cose che sembrano che da quelle che sono”. (Niccolò Machiavelli)

Un patriota deve sempre essere pronto a difendere il suo paese… contro il suo governo. (Edward Abbey)

Se ne sono viste di tutti i colori intorno a questo 25 apprile 2014. Dal nero-pece, al rosso-bandiera, passando per tutta la gamma dei gialli-sindacato, giallo-neri, giallo-verdi, grigi trasferibili, rosso-bruni, rosa-Sel … C’è perfino il nero-seppia, il nero che più nero non si può, ma ne parlerò dopo.

25 aprile, festa della liberazione. Dicono tutti così. E’ da un bel pezzo che la definizione mi pare, più che insufficiente, strumentale, mistificatoria. Specie da parte di quelli che così la chiamano scappellandosi davanti agli Stati Uniti. Qui, se di liberazione si deve parlare, si deve rendere grazie e omaggio ai partigiani, in primis a quelli delle Brigate Garibaldi che al coro dell’insurrezione hanno dato il la, e a quelli che li sostenevano, fino a trarne indicazioni per la Costituzione. Una costituzione oggi da difendere coi denti, anche se non è proprio la più bella del mondo, come vuole la retorica, a partire da quell’articolo 1 che ci fonda tutti sul lavoro, indifferentemente se sia quello di Marx, o di Treu-Ichino-Renzi. Andiamo a vedere le costituzioni del Venezuela, della Bolivia, dell’URSS, di Cuba (per quanto quest’ultima oggi non in grande spolvero), e avremo un’idea di come andrebbe riformata. Liberazione, sì, dal fascismo e dall’occupazione straniera. Perchè gli americani semmai hanno remato contro, da quando tagliavano le armi ai partigiani rivoluzionari a favore di quelli bianchi e badogliani, a quando, con il Piano Marshall, ci hanno incatenato al carro del nuovo imperialismo capitalista Usa e, con il Patto Atlantico e la Comunità Europea, alla nuova occupazione straniera. Con il plusvalore, garante italiano dell’operazione, della cogestione dello Stato per mano dell’imperitura coalizione mafia-istituzioni. Ieri con il bandito Giuliano, oggi con le SpA all’opera in Valsusa, Sicilia e ovunque si muovano mattoni o voti.

giovedì 17 aprile 2014

UNTORI E RISANATI - da Roma a Kiev a Damasco


Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini pensanti e impegnati possa cambiare il mondo. In effetti, è sempre successo. (Margaret Mead, antropologa)


Un tempo a nessuno era consentito di pensare liberamente. Ora è permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare solo ciò che si vuole debba pensare- E questo lo considerano libertà. (Oswald Spengler, “Il tramonto dell’Occidente,1926)

Sai che il tuo paese sta morendo quando si deve distinguere tra ciò che è morale ed etico, e ciò che è legale”. (John De Armond)
Ci sono notizie esaltanti come le ininterrotte vittorie dell’esercito e del’incredibile popolo di Siria sui ratti, a dispetto delle loro ormai patetiche provocazioni (la nuova bufala dei gas), ormai disintegrate da tante prove e, alla fine, dalla straordinaria inchiesta del Pulitzer Seymour Hersh, sui gas tossici di Houtha a Damasco e relative responsabilità del delinquente turco, Erdogan. O come l‘insurrezione rivoluzionaria dei russi di Ucraina, che sta mandando in vacca il golpe USA-UE-nazisti a Kiev, che ci ricorda la Comune di Parigi, che fa temere un epilogo analogo e che meriterebbe ogni solidarietà internazionale (no, ragazzi, la Russia non può intervenire se non a rischio certo di conflagrazione nucleare). E ci sono notizie-chiavica da quella fogna che è la banda P2 al potere nel nostro paese, come le nuove nomine a capo delle industrie di Stato, quali megere e grassatori, quali segnati da mostruosi conflitti d’interesse (leggi: corruzione onnipervasiva), con in testa il rottamatore dei trasporti nazionali, che in cambio riceveva 800mila euro all’anno, imputato per la strage di Viareggio, Mauro Moretti. Un rapinatore dei diritti alla mobilità dei cittadini comuni, messo in Finmeccanica a fianco del neo-Bava Beccaris della Genova-G8. Con a seguire la Marcegaglia, professionista di chiusure e delocalizzazioni, coerentemente messa a guidare lo “sviluppo”. Senza parlare dello squadrone di indagati, imputati, processati, che, nei sottosegretariati del regime, incarnano i “requisiti di onorabilità” voluti dal ministro della devastazione e del saccheggio, detto “dell’Economia”.

martedì 8 aprile 2014

IL FRACKING DI RENZI E QUELLO DI OBAMA

  



.“L’abuso di comprare e vendere voti si diffuse e il denaro iniziò a svolgere un ruolo importante per l’esito delle elezioni. Più tardi questo processo di corruzione si estese ai tribunali. E poi all’esercito e, alla fine, la Repubblica fu assoggettata al potere di imperatori”. (Plutarco)
“Non contano i voti, conta chi li conta”. (Stalin)
“Viviamo nel mondo di Alice, dove i populisti danno del populista ai politici veri e i terroristi del terrorista alle loro vittime”. (Anonimo)
“Uno Stato totalitario davvero efficiente è quello in cui uno strapotente esecutivo di boss politici e il loro esercito di manager controlla una popolazione di schiavi che non devono essere coartati poiché amano la propria servitù”. (Aldous Huxley)

In fondo troverete il grido di rabbia, paura e dolore, del “manipolo di professoroni” sbertucciato dall’esimia accademica neo-carfagnana che viene fatta passare per ministra delle riforme. Da molti di costoro mi/ci distanziano spazi stellari, ma, in assenza di un’insurrezione di milioni contro  la dittatura in corso d’opera, ritengo d’uopo unirsi a quel grido.

Briganti di passo, psicopatici, sciacquette e pali da rapina
E’ impressionante, agghiacciante, ma per nulla paradossale se ci ricordiamo di Togliatti, del Berlinguer Nato e compromissorio e di quante costoro hanno filiato di creature deformi, che si abbia oggi un premier di quel post-partito, impegnato nella più reazionaria e fascistica mutazione degli assetti del paese. Cambiamento, sì, alla Mussolini si direbbe, ma non basta: ritorno ai Paleologi di Bisanzio, con i piddini, autentica estrema destra nazionale, nel ruolo degli eunuchi di corte. Fateci i raggi X, a questo cambiamento, è vedrete lo scheletro della carogna feudale.
Se avete visto il magnifico e sconvolgente “The wolf of Wall Street”, di quel bimbo di Andersen (“Il re è nudo”) che è Martin Scorsese, avrete compreso l’affinità antropologica tra quei cannibali e il loro sottoprodotto al mandolino, Renzi. Ma, per capire il modello che stanno mettendo in opera, conviene fare un breve elenco dei tratti fisiognomici di una classe di criminali che ha imperversato sulle Americhe e poi sul mondo dalla Mayflower in qua.