giovedì 25 settembre 2014

COCCODRILLI



Noi ci teniamo stretti i valori della resistenza, della libertà, dell’amicizia e della condivisione e, da questi, cecheremo di trarre forza ovunque le conseguenze delle nostre scelte ci porteranno”: (Mattia, carcerato e processato per terrorismo No Tav)

“La verità deve essere ripetuta costantemente, perché anche l’Errore viene predicato costantemente e non solo dai pochi, ma dalla moltitudine. Nella stampa, enciclopedia, nelle scuole e università, ovunque l’Errore domina, sentendosi contento e confortevole nella consapevolezza di avere la maggioranza dalla sua parte”. (Wolfgang Goethe)

La gente che chiude gli occhi alla realtà sollecita semplicemente la propria distruzione. E chiunque insista nel rimanere in una condizione di innocenza, molto tempo che questa innocenza è morta, si trasforma in mostro”. (James Baldwin)

Mentre a Torino la magistratura del P.U.R. (Partito Unico Renzusconiano, copyright Travaglio) tiene in carcere duro e processa per terrorismo quattro ragazzi No Tav, Mattia, Chiara, Claudio, Niccolò (di cui vi invito a leggere in rete le nobili dichiarazioni in tribunale). Mentre i purulenti del PUR scatenano sull’Italia una devastazione e depredazione senza precedenti con le cementificazioni e trivellazioni dello “Sblocca Italia”. Mentre, con il Jobs Act, il PUR rade al suolo la classe lavoratrice italiana e con le riforme costituzionali disintegra i residui detriti di democrazia. Mentre gli ascari imperiali del PUR affiancano i genocidi USraeliani e Nato contro quel che resta delle nazioni e dei popoli del Medioriente, in alleanza con le più retrograde tirannie di quella regione, e squartano o riducono alla schiavitù l’Ucraina e paese dopo paese in Africa. Mentre sul mondo intero imperversa la belva del terrorismo di Stato delle potenze occidentali e di Israele… l’Italia dei purulenti e non affoga in un mare di lacrime per la sorte tragica dei migranti. Una palude di lacrime che gli riserva lo stesso destino del Mediterraneo...

giovedì 18 settembre 2014

NO BASI E DECAPITATI: BANDIERE VERE, FALSE BANDIERE

NO BASI – DECAPITATI:  bandiere vere, false bandiere


“il terrorismo è l’arma politica migliore, poiché nulla sottomette meglio la gente che il timoe di una morte improvvisa”. (Adolf Hitler)
La pazzia è rara negli individui; ma in gruppi, partiti, regimi, nazioni ed epoche, è la regola” (Friedrich Nietzsche)
Non è una strana cecità, la nostra, di insegnare pubblicamente le tecniche della guerra e di premiare con medaglie coloro che la sanno fare meglio?” (Marchese De Sade)
“La nostra società è governata da gente matta per obiettivi demenziali. Credo che siamo gestiti da maniaci per fini maniaci e credo che rischio di essere rinchiuso come matto per averlo detto”. (John Lennon)

Anzitutto guardatevi questo video dall’Ucraina. Perfetto. http://youtu.be/rqN_NN1_mZg

Pensate a una palude dalle esalazioni mefitiche, in cui un soffio di mare si insinui e spazzi via ciò che impedisce di vedere in alto squarci limpidi. Immaginatevi una banda di nazisti ucraini e Nato  sui cui si abbatta uno scroscio di fiamme che li disperda ai quattro angoli dell’inferno. O un’accozzaglia di Nato-mercenari terroristi – jihadisti-moderati – disintegrati dalla vendetta siriana o irachena. O, ancora, immedesimatevi nei polmoni di un asmatico cui diano il boccaglio dell’ossigeno. Oppure, e daje, immaginatevi tutto il cucuzzaro del menzognificio di regime trasformato in statua di sale dallo tsunami di verità che si sprigioni qua e là dalle valli, dai monti, dalle piane, di questo paese. Paese che non si accorge di quanti partigiani di Brigate Garibaldi hanno ripreso a muoversi dalle Alpi alle isole. Sono sensazioni che si provano immersi nella grande manifestazioni indipendentista (dallo Stato predatore, dai governi devastatori, dai guerrafondai atlantici, dai professionisti della morte che seminano bombe sugli altri e patologie letali in casa), fiorita come un’esplosione di verde nelle immagini accelerate di una savana dopo la pioggia.

mercoledì 10 settembre 2014

I CORTIGIANI DEL CALIFFO



Si possono ingannare alcuni tutte le volte ed è su questi che ci si deve concentrare”. (George W. Bush)
Gli imperi del futuro sono gli imperi della mente”. (Winston Churchill)
Avete reso potenti i vostri governanti, gli avete dato guardie. E ora gemete sotto la ferula della schiavitù”. (Solone, statista ateniese, 638-558 a.C)
Quando sei debole quello che ti dà forza è spogliare gli uomini che temi di più di tutto il prestigio che sei ancora portato ad attribuirgli”. (Louis-Ferdinand Céline)
Vedere quello che hai davanti al naso richiede una lotta costante”. (George Orwell)
La libertà di stampa è garantita solo a quelli che la possiedono”. (A.J. Liebling)

Travaglio e la deontologia, quando sì, quando boh
Il molto deontologico Marco Travaglio, nei suoi solitamente circostanziati e documentati editoriali (quando non si occupa di questioni internazionali, sulle quali riproduce pedissequamente gli stereotipi delle vulgate imperialsioniste), mena fendenti a colleghi inetti, falsari e incompetenti, rispetto ai quali le intemerate di Grillo contro i media di regime sono leggeri buffetti. Per contro rampogna proprio Grillo, “gli autogol di Grillo”. le cui denunce inconfutabili delle malefatte di giornali e testate tv lo inducono paradossalmente a condividere il riflesso corporativo della categoria e, implicitamente, dell’organo deputato alla sorveglianza sulla correttezza etico-professionale dei suoi membri, l’Ordine dei Giornalisti, di cui l’eccellente fustigatore della Casta perora da tempo lo smantellamento.

Al quale aggiungerei anche il sindacato, FNSI, inviperito per le rampogne ai propri soci, ma del tutto indifferente, quindi compiacente, verso un mondo dell’informazione italiota che tutto intero abita nell’immane menzognificio costruito dall’idra che sta sminuzzando il pianeta e i suoi abitanti. E di cui le pagine estere del giornale di cui Travaglio è vicedirettore, governate con mano USraeliana dall’insuperabile ultrà sionista, Furio Colombo, sono una manifestazione rozza fino al demenziale. Sarebbe nell’ordine delle cose che gli organismi preposti al controllo sulla buona condotta dei giornalisti e sulla difesa delle loro ragioni, quando constatassero che le ragioni del giornalismo sono calpestate e lordate dai suoi stessi soggetti, provvedessero a ristabilire con le cattive quella che si chiama deontologia. Figurati.