lunedì 23 febbraio 2015

cvd: MARCIA INDIETRO DEL CRIPTO-RENZI GRECO (e un appunto su Gheddafi visto da ciechi e sordi)



Così daremo questo grosso prestito. La maggior parte tornerà ai creditori, mentre il paese rimarrà col debito, più una montagna di interessi. Così diventeranno i nostri servi, i nostri schiavi. E’ un impero. Non ci sono alternative. E’ un grande impero, di grande successo”. (John Perkins)

Gli uomini, è stato detto, pensano in greggi. Si vedrà che impazziranno in greggi e riguadagneranno la ragione lentamente, uno per uno”. (Charles Mackay)

Finchè l’inganno procedeva tranquillo e consolatorio, tutti ci siamo fatti ingannare, avallando l’inganno per incoscienza o, forse, per vigliaccheria”: (William Faulkner)

Come nel caso di Cuba, dove ci si ridicolizza facendo passare il gigantesco passo indietro delle privatizzazioni, della subordinazione alla Chiesa e della pacificazione con gli Usa, per aggiornamento del socialismo alla vietnamita, le sedicenti sinistre-sinistre, dal “manifesto” in giù, ora si divincolano nell’inguacchio bersaniano della “non sconfitta” per mettere una toppa alla cazzata sesquipedale della “rivoluzione “di Tsipras. “La strategia della farfalla ateniese”, titola il manifesto, ancora a resa dichiarata, e “Ora sarà Atene a scrivere le sue riforme”. Grottesco, patetico, conferma dell’inanità di gentucola frustrata, ma irrimediabilmente vanesia che,annegando nel brodo dei propri ininterrotti abbagli, non perde occasione per saltare sulla prima carrettata di pugni chiusi che passi al largo. La questione sarebbe irrilevante se costoro non riuscissero,  comunque, a seminare nebbia tossica in cervelli che, in mancanza di meglio e di una qualche autonomia di pensiero, potrebbero individuare alternative credibili.

giovedì 19 febbraio 2015

GLI  ZOCCOLI  DEI  4 CAVALIERI: Usa, Nato, UE, Israele

“Ancora una volta respingiamo fortemente queste narrazioni che omettono deliberatamente un’analisi delle cause che spingono queste persone a partire.

Rifiutiamo le lacrime di coccodrillo di quegli attori internazionali (UE, NATO…) che sono i principali responsabili della destabilizzazione di interi territori e, di conseguenza, della morte di chi è costretto a fuggire in clandestinità. Dietro le politiche migratorie si nascondono le solite ambizioni neo-colonialiste e imperialiste, spinte dagli interessi economici dell’industria bellica”. (Collettivo Askavusa, Lampedusa)

Iniziamo alla grande salutando una strepitosa vittoria del movimento No Muos a Niscemi e di tutta la Sicilia. Il TAR, cui aveva fatto ricorso, con firma del Comune di Niscemi, ne ha accolto le istanze e ha ordinato la sospensione dei lavori. Il Davide No Muos ha piazzato una bella mano in faccia agli Usa e ai signori delle guerre. L’inconfutabile documentazione sui pericoli a salute e ambiente dal colossale inquinamento elettromagnetico dalle parabole del Muos e dalle 43 antenne connesse, merito di scienziati come Corraddu e Zucchetti, non poteva al TAR lasciare scelta. A dispetto dell’effetto soggezione che gli Usa e anche il loro fantoccio domestico abbiano potuto esercitare. E non illudiamoci che le cose sarebbero andate in questa maniera senza la lotta ormai triennale dei Comitati No Muos e senza la mobilitazione di massa, d’opinione e di piazza, che hanno saputo promuovere. NO MUOS HASTA LA VICTORIA!


Date un’occhiata qua: http://youtu.be/RqGi0iElHzQ . I No Tav, strepitosi.

 A Beppe

Nessuno dei papaveri politici o sindacali o della “società civile” hanno detto una parola, dal palco della marcetta romana pro-Grecia, sulla tempesta di guerra che sta lambendo il nostro paese e tutta l’Europa. In parlamento quasi uguale, con SEL che pigolava invocazioni ONU (alla Renzi) e solo il Movimento Cinque Stelle che pronunciava un durissimo rifiuto alla guerra. Sopravviene, ahinoi, una dichiarazione di Beppe Grillo che, pur sempre contro la guerra, per un malinteso senso tattico, affermava che le atrocità dell’ISIS erano niente rispetto alle atrocità di Gheddafi. Ma come, Beppe, hai dimostrato tante volte di avere un naso buono per scoprire le balle belliche dell’Occidente e ora fai questo tonfo nella brodaglia propagandistica degli assassini della Libia? Ti sarebbe potuto bastare il documento dell’ONU, del febbraio 2011, che riconosceva alla Libia il primato continentale nella classifica dello sviluppo umano: emancipazione delle donne, democrazia diretta, diritti civili, distribuzione della ricchezza, salvaguardia dell’ambiente, giustizia sociale. Gheddafi è diventato un mostro quando ha lanciato la battaglia per l’unità e indipendenza africana. E poi occhio a pretendere dagli altri la nostra forma, tossica, di democrazia.

Un momento, mi arriva ora questa precisazione sulla frase detta da Grillo: “Al confronto della mattanza di Gheddafi impallidiscono persino le decapitazioni dell’Isis“. Si afferma che Grillo si riferiva alla mattanza che i terroristi mercenari hanno inflitto alla persona di Gheddafi. Nel qual caso, ritiro ogni critica, ovviamente. E mi congratulo.

lunedì 2 febbraio 2015

NESSUN COMPLOTTO, PER CARITA'



Pene domestiche
 “Iniziali, nome puntato, nome e cognome, nome con titolo (On. Prof.): ecco il codice per riconoscere i voti e smascherare i cecchini” (Sebastiano Messina, “La Repubblica”). Per il Quirinale esattamente come nel voto di scambio tra politici e mafie, magari con schede precompilate o cellulari in cabina.

“Il prossimo presidente si affaccerà al Quirinale a piedi, scalzo, col saio, con un sacco dei ceci sulle spalle”. (Ferruccio Sansa, “Il Fatto”). Urticante ironia dell’unico organo d’informazione che non sversi saliva sotto le suole del neo-presidente arrivato in “Panda grigia”, da classico furbetto del Palazzo, per poi passare in Cassa e ritirare i suoi 240mila euro annuali, da sommare a un profluvio di pensioni. Apoteosi della sobrietà.

“Mattarella farà le stesse cose che il papa sta facendo nella Chiesa”. (Eugenio Scalfari, Rai Tre). Giusto, e stiamo freschi. Uno, compare della dittatura, l’altro, intimo  compare di quel Beniamino Andreatta  che, con Soros e Draghi sul “Britannia”, organizzò la demolizione e la svendita dello Stato italiano. Servo encomio del capo turiferaro ai potenti che gli permettono di fare la paperetta in piscina.

“Il Qurinale invita Berlusconi alla cerimonia di insediamento”. (Agenzie). Rispetto agli abboccamenti presidente-delinquente del novennato, è il “Grande Cambio”.
“Mattarella dalla parte giusta”. (“Il Manifesto”). E pure il “quotidiano comunista” dalla parte giusta. Come i suoi pargoli Riotta, Menichini, Concia, Barenghi,  Annunziata, e i suoi guru, Bertinotti, Luxuria, Pussy Riot, Vendola, il nuovo Renzi mattarelizzato… “ 

La tragedia del fratello ucciso dalla mafia, faro ideale di Mattarella” (Giuseppe Di Lello su “il manifesto”). Il fratello coinvolto nella Banda della Magliana, invece, è sparito dai radar. Del resto, prosegue il cerimoniere, sobrio, parco e istituzionale, il neo presidente “non si è mai invischiato in polemiche giudiziarie riguardanti l’ex-cavaliere”.  E pour cause!